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LA VILLA CARAFA DI BELVEDERE AL VOMERO - Tipologia e sviluppo dell'architettura degli spazi aperti nella residenza extraurbana.
Ed. Società Editrice Napoletana, Napoli, 1985.
La tipologia della villa svincola l'architettura da limitazioni di natura
utilitaria e produttiva, rendendola il luogo ideale dove possano
esprimersi liberamente le esigenze creative sia dell'architetto sia del
committente.
Suffragato da inediti documenti d'archivio, lo studio indaga sulla
personalità artistica di Bonaventura Presti e sulla ricca famiglia
Vandeneynden, mercanti ed armatori di origine fiamminga, per la quale
l'architetto realizzò, intorno al 1670, la principesca residenza sita
al Casale del Vomero.
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CURZIO MALAPARTE - "CASA COME ME" PUNTA DEL MASSULLO, TEL.160 - CAPRI
Ed.Arte Tipografica, Napoli, 1990
Il lavoro su villa Malaparte nasce da
un antico rapporto di ammirazione verso questo edificio che avevo fin
dagli anni di studio universitario, alla Facoltà di Architettura di
Napoli. Ricordo che fu una giornata emozionante quella in cui ebbi
accesso alla casa, invitato dall'amico Niccolò Rositani, ed ancor più
quando dormii nella camera di Malaparte ebbi la sensazione di quella
solitudine e capii perché Malaparte era stato fiero di quella casa, che
ti permette di sentirti un uomo solo ma al centro dell'universo. |
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ITINERARI POSSIBILI NELLA PENISOLA SORRENTINO-AMALFITANA
Fondazione Ivo Vanzi + Università degli Studi di Napoli "Federico II" Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
Officine Grafiche Napoletane Francesco Giannini &Figli, Napoli, 1995
La Fondazione
"Ivo Vanzi" costituita nel 1966 per iniziativa della Società
"Risanamento" di Napoli, ha lo scopo di promuovere ricerche e studi di
carattere tecnico, economico, giuridico e sociale nei settori
dell'urbanistica, dell'edilizia, del credito e dei trasporti, con
particolare riferimento al Mezzogiorno d'Italia.
Lo studio è un contributo ad una più approfondita conoscenza di un
territorio di grande pregio ambientale, di cui è doveroso e necessario
tutelare l'integrità.
Sono assai evidenti i risultati di impatto sul territorio degli errori
e delle politiche urbanistiche degli ultimi decenni, fenomeni che
rispondono ad una comune matrice di insensibilità ai valori culturali
ed ambientali. |
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I PALAZZI DI NAPOLI - Architetture e interni dal Rinascimento al Neoclassico - Introduzione di Gérard Labrot
S.E.I. editrice, Napoli, 1999
L'Associazione
Palazzi Napoletani è stata fondata nel 1995 da un gruppo di
professionisti napoletani, con l'intento di far conoscere e di
recuperare il patrimonio architettonico della città di Napoli e
favorirne il restauro. Il prof. Gérard Labrot è Presidente del Comitato Scientifico.
Questo studio sulle dimore
napoletane dal XV al XIX secolo si inserisce nell'ottica di quanto
stabilito dallo statuto dell'Associazione, poiché il recupero della
città passa attraverso la conoscenza degli edifici con i motivi
decorativi delle faccite, i portali monumentali, i cortili con le scale
ad archi rampanti, gli appartamenti del piano nobile decorati eed
affrescati.
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Celeste Fidora e Sergio Attanasio, VILLE E DELIZIE VESUVIANE DEL '700 - Passeggiata da Napoli a Torre del Greco
Ed. Grimaldi &C Editori, Napoli, Nov.2004
Luoghi famosi
celebrati da artisti e scrittori a noi familiari per le molte pagine
famose, per le immagini dipinte e le fotografie più volte passate sotto
i nostri occhi, com'è il caso delle ville vesuviane, su cui si è
sedimentata nel tempo una vasta letteratura storico-artistica,
diventano spesso un labirinto di conoscenze, in cui è difficile
muoversi, anche per chi abbia dimestichezza con l'uso delle più ricche
bibliografie.
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IN CASA DEL PRINCIPE DI SANSEVERO
Ed. ALòS Edizioni, Napoli, 2011
Il volume ci
guida all'interno del Palazzo e della Cappella Sansevero e confrontando
testi a stampa e rari inventari descrive gli ambienti e gli oggetti di
uso quotidiano, dalle cantine, dove era situato il laboratorio di tante
sperimentazioni, agli appartamenti privati, dove erano custoditi i
quadri, i mobili ed i preziosi abiti del Principe, oltre a una gran
quantità di armi, oggetti e materiali di sua invenzione.
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PALAZZO SERRA DI CASSANO - Memoria e futuro di un patrimonio di cultura a Napoli
Ed. Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, 2013
«Ho sempre lottato per il
loro bene e ora li vedo festeggiare la mia morte». Fu l'ultima frase
pronunciata da Gennaro Serra di Cassano «vedendo il giubilo della
plebaglia», sussurrata ad un frate confortatore poco prima che il boia
calasse la lama, il 20 agosto del 1799, in piazza del Mercato, «su
quanto di grande e di buono era in Napoli».
Subito dopo l'esecuzione il padre di Gennaro, il duca Luigi, chiuse il
portone di palazzo Serra di Cassano. Da allora quel portone resta
chiuso: attende giustizia storica per i patrioti della Repubblica
napoletana del 1799, che pagarono con il sangue l'anelito alla libertà,
all'uguaglianza, alla fraternità.
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